Quasi doppio il rischio di mortalità in pazienti edentuli ed affetti da malattie coronariche
UPPSALA, Svezia: Nuove risultanze derivanti da una ricerca internazionale indicano che per i pazienti edentuli affetti da cardiopatia coronarica (CHD) il rischio di morte rispetto a pazienti dotati dei loro denti, quasi raddoppia. Alla luce di tali risultanze, concludono i ricercatori, la perdita dei denti potrebbe essere considerata un modo semplice e poco costoso per identificare pazienti ad alto rischio per i quali occorre una maggior prevenzione.
Esaminando i dati di 15.456 pazienti con CHD di 39 paesi, i ricercatori hanno scoperto che la perdita dei denti è collegata all’incremento del tasso di mortalità. Le informazioni sui fattori psicologici e sociali, sul numero di denti e gli stili di vita, quali fumo e attività fisica, sono state valutate tramite un questionario sottoposto agli esaminandi all’inizio della ricerca.
Dei pazienti esaminati, circa il 16 per cento ha riferito di essere edentulo e al 40 circa mancavano metà denti. Una perdita di denti più elevata è stato riscontrata soprattutto in fumatrici più anziani, meno attive, più sottoposte al rischio di diabete, con più alta pressione sanguigna, un indice di massa corporea più elevato e livello di istruzione inferiore.