Se è, chiara, la relazione tra zuccheri e carie nessuna analisi è stata ancora condotta per capire quanto sia il valore ottimale di assunzione di zucchero per non incorrere in carie e se il livello di consumo ottimale di zucchero indicato dall’Oms (10%) vale anche per la prevenzione della carie.
A provare a dare una risposta lo studio condotto dall’University College di Londra e dalla London School of Higinene & Tropical Medicine pubblicato su BMC Public Health.
L’obiettivo quello era quello di determinare la dose-risposta e la relazione quantitativa tra l’assunzione di zucchero e l’incidenza della carie dentale nei bambini e negli adulti.
Lo studio è stato svolto nei paesi in cui il consumo di zucchero cambiato a causa delle restrizioni in tempo di guerra o da mutamenti delle abitudini alimentari. È stato inoltre valutato anche l’impatto del Fluoro sui livelli di carie.
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Risale a circa tre mesi fa il ritrovamento di un dentino deciduo (il primo incisivo superiore sinistro) di circa 7 mm. appartenuto ad un bambino di “homo heidelbergensis” vissuto circa 600 mila anni fa, probabilmente il resto umano più antico mai trovato in Italia.
Il ritrovamento è avvenuto nella “Pineta d’Isernia” ( sito paleolitico risalente a 700 mila anni fa scoperto nel ’79 e candidato nel 2006 a divenire “patrimonio dell’umanità”) in seguito di una campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici del Molise e dall’Università di Ferrara, sotto la direzione scientifica di Carlo Peretto (UniFerrara). Spiega una nota della Direzione regionale Beni Culturali e Paesaggistici: «Il dente è un primo incisivo superiore sinistro da latte di un bambino deceduto all’età di circa 5-6 anni e mostra caratteristiche particolari, che non si ritrovano negli altri reperti rinvenuti in Europa, seppur riconducibili ad un ampio contesto cronologico.
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Quasi un milione di interventi estetici eseguiti in Italia nel 2013, per la precisione 956.500. È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica tra i chirurghi plastici italiani. Il 75% degli interventi è costituito da trattamenti non chirurgici di medicina estetica, mentre il restante 25% da chirurgia plastica estetica.
In totale, rispetto al 2012 il numero degli interventi eseguiti nel 2013 è aumentato del 3,5%, con una distinzione: quelli di chirurgia plastica estetica sono diminuiti del 5,5%, mentre quelli di medicina estetica sono cresciuti del 6,8%.
«L’indagine condotta tra i chirurghi plastici italiani è un indicatore importante per capire l’andamento del settore nel nostro Paese – afferma Mario Pelle Ceravolo, presidente di Aicpe -. È dal 2011 che Aicpe effettua un’indagine su grandi numeri e su larga scala dedicata alla chirurgia plastica estetica, offrendo così uno spaccato su ciò che avviene nel nostro paese. Medicina e chirurgia estetica continuano ad avere, in Italia come nel resto del mondo, una forte attrattiva: la crisi si è fatta sentire, ma non in modo così accentuato come si sarebbe potuto immaginare. Lo testimonia l’interesse costante verso il settore e il continuo afflusso di nuovi pazienti, che nel 2013 sono stati 112.500 per la chirurgia plastica e 126.000 per la medicina estetica».
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THAME, Regno Unito: Catherine, Duchessa di Cambridge, è stata votata per il miglior sorriso tra tutte le celebrità femminili, così come David Beckham e George Clooney per il miglior sorriso maschile. Il sondaggio, commissionato da Wrigley (azienda inglese produttrice di gomme da masticare, NdR) per celebrare il National Smile Month, ha inoltre dimostrato che il 51% delle donne e il 60% degli uomini intervistati, ritengono che il sorriso sia il tratto più seducente che si nota in un partner al primo incontro.
È chiaro che è importante avere un sorriso affascinante, ma sono in molti ad essere insoddisfatti del proprio. «Purtroppo, ci sono ancora molte persone che sono infelici dei loro sorrisi, spesso a causa di una scarsa igiene orale che perdura da anni» ha commentato il dott. Nigel Carter, OBE, Amministratore Delegato della British Dental Health Foundation. «Una scarsa salute orale può essere dolorosa a livello fisico ma anche psicologicamente dannosa. Può compromettere la fiducia in se stessi, la propria immagine e addirittura quella percepita dalle altre persone».
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Può un lavoro che si passa da generazione a generazione cambiare? Pare proprio di sì secondo Mara Orlandini, laureata in Odontoiatria e Protesi Dentale presso l’Università degli Studi di Milano, che mi scrive: «Cosa dire, mi chiamo Mara, sono nata a Milano il 20 agosto 1975 e da allora sono cresciuta tra i “denti”:
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Il futuro è già qui? Per una corretta pulizia i dentisti consigliano di investire almeno due minuti, due volte in una giornata, subito dopo i pasti. Per qualcuno, spesso, è già troppo. Ora arriva lo spazzolino high-tech, personalizzato e in 3d: Blizzident, promette di rimuovere le impurità del cavo orale in soli sei secondi.
SI MASTICA - Spazzolino, dentifricio e filo interdentale addio. Un team di dentisti americani – l’invenzione non poteva che arrivare dagli Usa – ha creato uno strumento «rivoluzionario» che pulisce i denti in una manciata di secondi. Il tutto grazie alla stampa 3d e alla scansione in tre dimensioni.
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C’è in lui qualcosa del Phileas Fogg di Jules Verne, forse quel fascino azzimato da avventuriero borghese senza terra e senza tempo che mette sul piatto pelle e quattrini per acchiappare «il sogno della vita, sennò che stiamo qui a fare?». E poi pure qui si percepisce forte il senso della scommessa come attrazione magnetica very british , «perché il limite non esiste, il limite sei tu». La differenza è che mister Fogg impiegò i famosi ottanta giorni per fare il giro del mondo e spillare le 20 mila sterline ai soci galantuomini del Reform Club di Pall Mall, London, mentre il notaio Aldo Garioni from Brescia con l’aleatorio ci ha duellato per se stesso, «per chiudere un cerchio esistenziale dopo il notariato, inteso come raggiungimento degli obiettivi professionali, e la creazione di una famiglia, che è il compimento dell’essere uomo».
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