Un odontoiatra può usare la radiofrequenza estetica
L’attività dell’Odontoiatra è regolamentata dall’articolo 2 della legge 409/85 dalla quale si evince che le sue competenze rientrano nelle attività svolte sul terzo inferiore del viso, e dunque anche sui tessuti relativi alla bocca e alle mascelle.
Ecco perché la radiofrequenza estetica, soprattutto bipolare, può tranquillamente essere ritenuta un’apparecchiatura di competenza di un medico odontoiatra. Prova ne è la partnership tra l’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) e la Dermal Medical, società leader nel mercato dei dispositivi elettromedicali per il settore dell’estetica medicale non invasiva.
Si può avere il rigetto dell’impianto?
Il materiale che viene utilizzato è altamente biocompatibile. La percentuale di perdita per rigetto è molto bassa; si può tuttavia perdere l’impianto per infezioni dette perimplantite. E’ quindi necessario attenersi a delle regole di igiene quotidiana domiciliare molto scrupolose e fare controlli periodici dopo l’impianto.
Cosa è l’implantologia guidata?
E’ quella tecnica implantare che ci permette di fare una programmazione chirurgica computerizzata. Ciò permette di scegliere prima della chirurgia quale è la posizione più idonea per l’inserimento della vite, rendendo l’atto chirurgico più veloce, più sicuro e meno invasivo.
Che cosa è una tasca parodontale?
E’ uno spazio che si forma tra dente, osso e gengiva, in cui si accumula tartaro sottogengivale che con la sua carica batterica infiamma la gengiva e fa si che avvenga un assorbimento osseo e un abbassamento gengivale.
Cosa sono le faccette?
Sono delle ricoperture che si applicano sul dente naturale e vitale, dopo una lieve preparazione, permettendo di donare un’estetica ottimale al sorriso.
Il flow sbianca?
No: il bicarbonato toglie le macchie e lucida il dente, ridonadogli il colore naturale. L’effetto visibile è comunque notevole, ma semplicemente perché il dente è pulito.
Tutti possono fare lo sbiancamento dei denti?
No: lo sbiancamento funziona solo sui denti naturali; quindi se nel settore frontale ci sono elementi ricostruiti, otturati o ricoperti, non è consigliabile sottoporsi allo sbiancamento, perché si creerebbero diversità cromatiche evidenti.
Quale è la causa dell’alitosi?
L’alito cattivo è un problema di molte persone, che rende le relazioni interpresonali problematiche. L’alitosi è data da diversi fattori: legati al cavo orale, come carie, disturbi gengivali, sanguinamento, acidità della saliva; legati alla digestione, quali alimentazione pesante, fumo, alcol o a batteri. E’ importante fare una diagnosi differenziale accurata, per poter risolvere il problema e….per tornare a parlare e ridere senza mettere la mano davanti alla bocca!
Quante pulizie dei denti bisogna fare all’anno?
Tendenzialmente una all’anno, ma ci sono molti fattori che influenzano tale frequenza: l’igiene quotidiana, abitudini del paziente (ad esempio, fumo, consumo di bevande con caffeina o alcolici, etc), predisposizione alla malattia paradontale, etc. Il dentista valuta tutti i fattori e stabilisce un programma di prevenzione per mantenere la vostra bocca il più sana possibile.
Quante visite bisogna fare in un anno?
E’ consigliabile fare una visita dal dentista ogni sei mesi; farsi controllare con questa frequenza, infatti, limita gli interventi di urgenza e l’insorgenza di problemi gravi.
Perchè sanguinano le gengive?
Il sanguinamento gengivale è il primo sintomo dell’infiammazione, dovuto ad una carica batterica. Nella fase iniziale è provocato dallo spazzolamento, mentre nelle fasi più avanzate può essere spontaneo, sia in notturno (la classica macchia sul cuscino) oppure anche diurno.
Per risolvere il problema è consigliabile fare una visita odontoiatrica: il dentista sarà in grado di capire la gravità dell’infiammazione e dare i giusti consigli per risolverla, evitando problemi molto più seri (quali ad esempio la parodontite) e per poter sorridere in tranquillità.