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Semplici misure di salute orale potrebbero migliorare le prestazioni degli atleti

LONDRA: Ricercatori britannici hanno pubblicato una dichiarazione congiunta da cui si evince quale implicazione abbiano i problemi dentali nella pratica sportiva. Grazie ad una quarantina di ricerche sul tema hanno infatti scoperto che, a causa della dieta particolare degli atleti e dello stress negli allenamenti, negli atleti più in vista la salute della bocca lascia piuttosto a desiderare. Favorendo una miglior cura quotidiana della bocca, si potrebbe tuttavia, fare in modo di migliorare non solo lo stato di salute della bocca ma le stesse prestazioni atletiche.

I risultati delle ricerche effettuate sono in linea con altre risalenti ai Giochi Olimpici del ‘68, che avevano già segnalato problemi orali negli atleti, anche se molte malattie orali possono essere prevenute. Gli studiosi auspicano pertanto l’adozione di strategie preventive e di sviluppo della salute della bocca in questa fascia di popolazione. Dalla ricerca risulta che il 15-75 per cento degli atleti è affetto da carie, il 15 per cento ha sofferto di moderata o grave parodontite, il 36-85 per cento da erosione dentale e il 5-39 per cento ha avuto problemi ai molari. Inoltre, dal 14 al 57 per cento di atleti ha riportato traumi dentali a seguito dell’attività sportiva.

Secondo i ricercatori, molti sono i rischi potenziali per la salute orale degli atleti: alimentazione, disidratazione orale indotta dall’ esercizio fisico, calo di difese immunitarie, scarsa informazione, comportamenti poco salutari e poca attenzione data al problema. In un sondaggio compiuto durante i Giochi Olimpici di Londra nel 2012, il 18 per cento degli atleti ammise che i loro problemi orali avevano avuto un impatto negativo sulle prestazioni, mentre il 46,5 per cento confessò di non essere stato dal dentista nel corso dell’anno precedente. Agli atleti venne raccomandato di utilizzare un dentifricio col fluoro e un collutorio per migliorare la salute della bocca e di non consumare bevande energetiche acide, possibile causa di erosioni e carie. Abbinate ad uno spazzolino e ad un filo interdentale di buona qualità, queste misure avrebbero potuto avvantaggiare le stesse prestazioni nello stesso modo provocato da un faticoso impegno fisico. La dichiarazione congiunta di cui sopra chiede alle società e alle organizzazioni sportive di attivarsi per garantire che la salute orale degli atleti sia regolarmente tenuta in osservazione da un professionista attraverso programmi di prevenzione personalizzati e cure preventive.

Denominata “Oral health and elite sport performance” l’indagine è stata condotta da studiosi dell’University College di Londra e pubblicata online il 28 settembre sul British Journal of Sports Medicine prima di andare in stampa.

Fonte: Dental Tribune, 22 ottobre 2014